Il progetto scolastico “Confini disastrosi” ha costruito un percorso di Cittadinanza e Costituzione attraverso la formazione alla conoscenza della storia di un luogo e di un periodo (l’Alto Adriatico nel Novecento), come previsto dall’edizione 2022 “Per la Storia di un Confine difficile: l’alto Adriatico nel Novecento” promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con l’ISGREC (Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea). Il lavoro è stato impegnativo tanto per i docenti tanto per gli studenti coinvolti sia per i temi trattati, sia per le scadenze temporali previste dal progetto. Dagli ultimi mesi del secondo quadrimestre dello scorso a.s. il gruppo di lavoro del nostro istituto, composto dalle classi 4A Des (indirizzo ex geometri) e 4C Moda ora le classi terminali del triennio, ha iniziato un percorso di studio propedeutico alla conoscenza della storia del confine alto Adriatico a partire dalla lettura del “Vademecum per il Giorno del Ricordo” approntato dall’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia per avvicinarsi ad un tema poco noto e non previsto dai programmi scolastici delle classi quarte. Le due diverse classi hanno condiviso alcune letture e alcune lezioni mentre il lavoro in aula, con i rispettivi docenti di storia referenti del progetto, è stato declinato in base a tempi, esigenze e caratteristiche delle relative classi. Durante i mesi estivi gli studenti si sono cimentati nella lettura di Passeur di Krafft su cui hanno svolto attività di lavoro individuale e di gruppo volte all’applicazione di quanto acquisito sul concetto di confine fisico, morale, politico, culturale e socioeconomico. Dallo scorso settembre è stata studiata la storia dell’area alto Adriatica dalla prima guerra mondiale fino all’oggi, basandosi sulla cartografia e, pure, su episodi particolari esemplari di storie più generali. La lettura integrale o antologica di Miletto, Tomizza, Pahor, Sofri, Mori-Milani, Sansone o Dai Prà è stata affiancata e sostenuta da lezioni interagite su temi apparentemente lontani come quelli dei migranti o dei nuovi profughi nell’Europa di oggi. In questa direzione sono andate le lezioni tenute dalla Dott.ssa Samuela Marconcini con entrambe le classi nel mese di novembre sui confini oggi e sui muri della cittadinanza permettendo ai docenti di seguire un moto browniano per riflettere su temi di stringente attualità che abbiano attinenza al progetto. Si è così fatto lavorare e riflettere le nostre classi su alcune parole chiave come confine, guerra e violenza più che foibe ed esodo, perché senza la guerra non ci sarebbero stati né foibe né esodi. Ecco allora che sono tornati utili anche testi apparentemente agili come La crepa di Spottorno e Abril con cui abbiamo intercettato l’attenzione e, spesso, anche la sensibilità degli studenti su conflitti e confini, su muri e frontiere. Il primo dicembre 2022, presso la Casa della Memoria di Empoli, alla presenza di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, il gruppo teatrale del nostro istituto ha recitato una lettura drammatizzata delle riflessioni delle classi 5A des e 5C moda, coinvolte nel percorso scolastico “Confini disastrosi” previsto dal progetto biennale “Per la Storia di un Confine difficile: l’alto Adriatico nel Novecento” promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con l’ISGREC (Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea). Il lavoro, iniziato lo scorso a.s., ha seguito un doppio binario: uno esclusivamente storico di studio della storia dell’area alto Adriatica in un periodo ben definito e uno più letterario basato sull’attualizzazione di romanzi, racconti, graphic novel e diari legati alla storia del ‘900 direttamente e/o indirettamente legati ai temi previsti dal progetto. Le letture hanno dimostrato la sensibilità che gli studenti hanno dimostrato tanto verso gli argomenti studiati tanto verso i la loro attualizzazione. Il ventaglio della lettura è ha riassunto l’ampio spettro della riflessione degli studenti su argomenti diversi, dalla vita degli esuli e dei profughi istriano-dalmati a quella dei migranti di oggi, dal fascismo di confine alla cancel culture, dalle foibe all’epurazione. Al termine dell’incontro, il Presidente del Consiglio comunale di Empoli, ha invitato un gruppo di studenti a portare la propria testimonianza sul lavoro svolto in occasione del consiglio comunale straordinario che verrà convocato per il prossimo 10 febbraio.